La casa è mia. Finalmente. Oddio, forse sarebbe meglio dire che è della banca, di mio ci sono solo le applique (se non sapete cosa sono non preoccupatevi, anch’io l’ho imparato nell’ultimo mese) e un paio di mobili. E adesso? Il prossimo passo è quello lì, devo andare a viverci. In campagna.
No forse non avete capito… in campagna! Lo dico di nuovo, così, per quelli distratti: IN CAMPAGNA. In the Country (questo per gli stranieri).
E’ un bel passo per me che odio gli spazi aperti, il verde, gli insetti, sono allergico ai gatti e la natura non mi fa impazzire.
Che faccio: vado? Rinuncio? Mi prendo altro tempo dicendo che vorrei i 500 € di Brunetta? Fingo uno svenimento alla “Maurizia Paradiso“? (A che serve lo svenimento? Non so, fa scena).
No, non vado. Che dite, vado? Mi si nota di più se vado e me ne sto in disparte o se non vado per niente? Vado. Vado e mi metto così, accanto a una finestra, di profilo, in controluce, voi mi fate: “Davide sei nella nuova casa allora?” e io: “No, ma vi raggiungo dopo“. No, non mi va, non vado. No dai, vado.
Vado anche perchè in questo modo potrò scrivere un post sui 10 motivi per andare a vivere in campagna e i 10 per i quali non andarci.
Citazioni:
Te ne do già 4 buoni di motivi,
– avere un cane per casa
– una pecora/capra/erbivoro per il giardino
– tanto spazio per calcio balilla (e anche per svariati subbuti/subbutei)
-grigliate!
a presto! 🙂
No, dai, non andare!