La spesa è compito mio. Non ci sono dubbi nè discussioni, è stato deciso. Tacitamente, ma è stato deciso. E io la faccio, la spesa, e mi piace pure. Sperimento, mi informo, guardo e scelgo: mi piace. Vi dirò che lo farei di lavoro. “Che lavoro fai?” “Faccio la spesa“. Ci sta, anche come concetto. E poi non è uno di quei lavori che non sai mai spiegare bene, tipo il Community Manager.
– “Che lavoro fai?”
– “Il Community Manager”
– “No, ma di lavoro”
– “Il Community Manager”
– “Ma in pratica?”
– “Mi occupo degli utenti di un sito”
– “Ah”.
Comunque non è cosa da tutti, ci vuole tecnica nel far la spesa. Ti fai la tua bella lista, scegli dove andare a comprare quel che ti manca, prendi un cesto, un cestino, un carrello o un carrellino e via tra gli scaffali smadonnando contro gli imbecilli.
E conosci le persone. Io, ad esempio, chiedo sempre informazioni alle vecchie. Mi fido. Potrebbero farmi comprare del veleno per topi al posto dello zucchero, ma mi fido. So già che troverò una vecchia, c’è sempre una vecchia nel supermercato. Dalle 9.00 alle 21.00 ci sono delle vecchie nell’edificio, basta cercarle. Da dove escono? Sono entrate da giovani, poi si son perse, e sono invecchiate lì? Hanno forse storie complicate come quella di Tom Hanks nel film The Terminal e non possono più uscire? Sono lì, toccano prodotti, con queste mani da vecchia, e fingono di comprare cose.
Tutto questo per dire cosa? Che oggi devo andare a fare la spesa. Devo prendere: caffè, sacchetti dell’immondizia, zucchero, biscotti e il detersivo.
A voi serve qualcosa?