Sono di ritorno da una tre giorni dedicata al vino. Nelle Marche. Vicino Ascoli Piceno.
No, non parlo di una sbronza colossale, né di un addio al celibato a base di rossi e bianchi, ma di un evento che ha visto la luce quest’anno: Piceno Open.
La settimana di preparazione è stata impegnativa tra la scelta degli outfit da mettere in valigia, il problema all’occhio e la preparazione su territorio e vini ma alla fine è andato tutto bene.
Partenza il 27 mattina per una gita fuori porta di 500 km fino allo splendido borgo di Offida dove io e altri ventiquattro giornalisti italiani ed europei abbiamo degustato i vini dell’Offida Docg e visitato le aziende agricole che hanno aderito all’evento.

Nel corso delliniziativa ho avuto l’occasione di degustare il meglio della produzione enologica del territorio presso la prestigiosa sede dell’Enoteca Regionale, in particolare i vini appartenenti alla Docg Offida: la Passerina vendemmia 2013, il Pecorino vendemmia 2013 e Offida Rosso vendemmia 2011.
Tra le aziende visitate non posso non citare i Poderi San Lazzaro di Paolo Capriotti, sono rimasto impressionato dal suo Grifola dal colore rosso rubino intenso con profumi fini e netti con prevalenza di frutti di bosco a bacca rossa e dal suo Offida Pecorino Dop: il Pistillo.

Devo essere onesto, grazie a questa esperienza ho rivalutato i vini marchigiani. Se dico che in particolare mi è piaciuta la Passerina, scatta il doppiosenso?